carlo ravaioli “La Città dei Filosofi” olio su tela cm. 90×180 – particolare dell’Acropoli
Storia della ricostruzione della Città dei Filosofi 2540/2750 dopo Cristo
Inizia con l’ Acropoli vista dal mare il viaggio “turistico” nella città dei filosofi sorta per la prima volta nel 540 avanti Cristo in una colonia della Magna Grecia e ricostruita tremila anni dopo sulla base degli scritti e delle testimonianze senza seguire una planimetria storica.
Gli anni attorno al 2750 d.C. cui si riferisce questo “reportage” di viaggio vedono ancora la maggior parte del pianeta immerso nel nuovo medio evo in cui è caduto dopo l’esaurimento delle risorse energetiche avvenuto nel 23° secolo. La cittadina, di cui vedremo la foto d’insieme alla fine del viaggio, si affaccia con un promontorio sul mar tirreno con alle spalle un territorio semi deserto e spoglio ad indicare la povertà in cui l’umanità è caduta da secoli.
L’idea di non mostrare l’immagine intera della città serve a creare sospensione e curiosità e nello stesso tempo l’impressione e l’illusione di girare per le strade cittadine in cui le distanze della visuale sono molto ridotte. Un po’ come visitare una città di pianura in cui la foto d’insieme si può ricavare solo da un aereo
La visita inizia oggi dall’ acropoli vista dal mare, la parte più alta della città: il luogo è in grado di sovrastare il territorio circostante e offrire la vista sia del mare che delle colline concentrando, con questa ripresa, lo sguardo non su quello che offrirebbe l’orizzonte ma sull’architettura essenziale delle abitazioni. Poche strade e poche finestre indicano una ormai atavica assenza di comunicazione. Gli abitanti dediti allo studio della filosofia vivono chiusi nel silenzio delle loro stanze semi buie, ognuno concentrato sulla propria convinzione, immersi nelle loro meditazioni a cercare ancora una volta quello che in 3000 anni di storia del pensiero non sono mai riusciti a soddisfare.