il giradino dell'essere nella città invisibile 26 Apr

carlo ravaioli “La Città dei Filosofi” olio su tela cm. 90×180 – particolare: Il giardino dell’essere

 La contemplazione dell’esistenza

Verso il basso a sinistra, dove finisce il muro nero dell’antica fonte, una stradina stretta ci porta a un cortile in parte recintato con al centro una bassa costruzione la cui facciata mostra quattro ingressi. Quelle porte sembrano accedere alla stessa stanza, in realtà sono l’inizio di diversi e lunghi corridoi che portano nelle viscere del monte, in quel sottoterra buio che potrebbe ospitare i veri abitanti della città dei filosofi. Il giardino di radi cespugli poco più avanti intitolato “i giardini dell’essere” è il vero argomento della nostra tappa. Ricordiamo immediatamente l’esperienza della visita ai giardini del non essere in cui il buio, principale argomento, avrebbe dovuto significare l’assenza assoluta. Ci aspettiamo dunque di trovare qualcosa che abbia a che fare con la luce ma non è così: la disposizione degli elementi sul terreno sembra avere un ordine simbolico preciso e ben calcolato. Una fila di cespugli sembra indicare un percorso, un grande albero in mezzo al giardino a chioma rotonda si contrappone a due alberi a chioma appuntita, dodici pietre raggruppate sembrano i discepoli di una tredicesima pietra molto più grande, alcune costruzioni in miniatura coronano le quinte di un palcoscenico tutto da interpretare. Inevitabile citare il “cogito ergo sum” di Cartesio: ci domandiamo se anche per i filosofi moderni la certezza dell’esistenza, quindi dell'”essere”, dipenda dalla capacità di pensare.

L’aspetto concettuale di questa tappa ci rimanda alle installazioni che certi artisti utilizzavano per esprimere pensieri che potevano benissimo essere trasmessi verbalmente o attaraverso la scrittura. Il nostro spirito, a questo punto del viaggio, è più propenso alla contemplazione che al ragionamento per cui decidiamo di proseguire incuriositi dal titolo della prossima tappa.

Il giardino dell’essere è un particolare della città dei filosofi